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Non lo dico io, lo dice Cristo
Dal Vangelo secondo Matteo (capitolo 25)
Perché, io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa; ero nudo e mi avete dato i vestiti; ero malato e siete venuti a curarmi; ero in prigione e siete venuti a trovarmi.
Indirizzata a Salvini
Voglio invitare il signor (si fa per dire) Matteo Salvini a farsi scrivere un copione nuovo perchè questo film l’abbiamo già visto e, sinceramente, non c’è bisogno di farne un remake per mostrarci quanto piccolo e meschino egli sia
E poi vuole andare dal Papa???!!!
Ma si rilegga il Vangelo… che è meglio!
Bisogna essere degli incoscienti.
Leggo con stupore e costernazione che:
Al suo debutto internazionale per il G7 di Charlevoix in Canada, il neo-premier Conte ha viaggiato su un volo di Stato. Scelta che non poteva passare inosservata dopo le polemiche più volte sollevate dai 5S contro Renzi per i “voli blu”. I Cinque Stelle hanno cercato di organizzare fino all’ultimo la trasferta con voli di linea, spiega il Movimento, ma non è stato possibile da Repubblica
Ai signori pentastellati vorrei riordare che non è certo facendo viaggiare con i mezzi pubblici il Presidente del Consiglio che si “tagliano gli sprechi della politica”, assolutamente no!
Facendo viaggiare lui, come qualunque altra carica dello stato, con mezzi pubblici si ottiene solo di mettere a rischio l’incolumità degli altri viaggiatori- il rischio attentato esiste sempre, in Italia come in qualsiasi altro paese-, niente di più e niente di meno.
Vorrei ricordar loro che la campagna elettorale è finita (o almeno dovrebbe esserlo) e le operazioni di facciata possono quindi risparmiarsele: invece di fare i puri a scapito dell’altrui sicurezza sarebbe ora di iniziare a lavorare con serietà e rispetto verso quel “popolo” che dicono di rappresentare e per il cui bene dicono di voler agire.
Grave, anzi gravissimo
Nei comuni a guida leghista succede anche questo:
Estrema destra ospite in Comune
Serata dei Dodici Raggi sabato 9 giugno: la sindaca di Gazzada nel mirino di Anpi, Pd, opposizione consiliare e bacchettata anche dalla Lega
I Dodici Raggi arrivano nella sala del Consiglio a Villa De Strens. E il paese torna sotto i riflettori dopo che il sindaco leghista Cristina Bertuletti ha concesso l’uso della sala consiliare all’associazione di estrema destra …
A quanto pare persino i consiglieri leghisti si sono pronunciati contro simile obbrobrio e dunque mi chiedo se il signor ministro degli interni che tanto parla di “legalità e ordine” (ma solo io ci sento echi di antichi discorsi in queste parole?) mi chiedo, dicevo, se trovi che va bene così o se, rispettando il suo ruolo istituzionale, si darà una svegliata e agirà di conseguenza.
Oppure la legalità e l’ordine se li ricorda solo quando ci sono di mezzo quelli che lui continua a definire clandistini?
PS Chi non sa cosa sia la cosidetta comunità dei Dodici Raggi può farsene un’idea leggendo:
articolo su Il Giorno
articolo su Repubblica
#iostoconMattarella: per la serie “che faccia tosta!”
Ci hanno provato (i pentaleghisti intendo) e gli italiani (per intenderci noi)- che sono “popolo bue” solo quando e se gli va di esserlo- non ci sono cascati ed hanno visto il loro bluff dietro la trasparentissima tela di ragno con cui cercavano di nasconderlo… e il bluff gli si è ritorto contro.
Cosi dopo urla, strepiti, accuse (peraltro palesemente false) di “tradimento della Patria”, patetici e puerili tentativi di “scarico di responsabilità”, etc.etc. con la solita incredibile faccia tosta che li contraddistingue, cosa fanno quei “bravi ragazzi”?, ma è semplice:
mettono in scena l’ennesismo voltafaccia e provano ad andare a canossa col cappello in mano:
La trattativa è ripartita. Lega e M5s potrebbero riprovarci: dar vita al loro “governo del cambiamento”. Nonostante le schermaglie. “Prendo atto che Matteo Salvini ‘cuor di leone’ non vuole fare l’impeachment e lì ci vuole la maggioranza”da Repubblica
Ora che lo spread ha sfondato quota 300, e sta spargendo il panico tra i risparmiatori, perfino i peggiori complottisti si rendono conto che le angustie del Presidente, e il suo «no» a Savona, avevano un loro drammatico perché. Così, quasi d’incanto, i toni bellicosi sono scomparsi, la richiesta grillina di impeachment è stata rinfoderata, Di Maio ha teso la mano al Presidente che ancora 24 ore prima, da Vespa, additava come un golpista da processare (in base alla legge costituzionale n.1 del 1953, Mattarella avrebbe rischiato addirittura il carcere a vita). Ma quel che più conta, il pericolo di precipitare nel baratro del default, peggio di 7 anni fa, ha riaperto di colpo tutti i tentativi di mettere in piedi una maggioranza politica. E il Capo dello Stato ha fermato, per la centesima volta, le lancette dell’orologio da La Stampa
Peccato che nel frattempo ci abbiano cacciati a forza in un ginepraio da cui non so proprio come faremo a tirarci fuori, ma che importa, tanto mica pagano loro; a pagare il salato, salatissimo conto saremo, tanto per cambiare noi: i cittadini… di cui peraltro a “loro” non importa un bel niente.
O meglio si, gli importa- a parole, solo a parole- quando vogliono il nostro voto per tenersi ben stretto il cadreghino e non perdere i vantaggi che ne derivano.
A loro, e a tutti quelli come loro, voglio solo dire che non siamo scemi, ne tonti e nemmeno “popolo bue” e la pazienza l’ha persa persino Giobbe… se ne ricordino, che è meglio per loro.